La Fish Campania chiede il rilancio del Dopo di Noi alla Fortini

806
0
Share:
Fish Campania Onlus

La Fish Campania con una nota indirizzata all’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Lucia Fortini chiede una rivisitazione del Dopo di Noi in Regione Campania. Di seguito la nota inviata al componente della Giunta Regionale:

Gentile Assessore Fortini,
sono ormai passati quasi 4 anni da quando è stato pubblicato l’Avviso pubblico per la selezione di
progetti personalizzati per il “Dopo di Noi”, rivolto a persone con disabilità senza il necessario
supporto familiare (Legge 22 giugno 2016, n. 112 – azioni a, b, c degli Indirizzi di Programmazione
2016 e 2017), approvato con il D.D. n.2 del 12/01/2018.
Le ricordiamo che questo provvedimento è nato dalla collaborazione tra l’Assessorato delle Politiche
Sociali e la nostra rete associativa, anche grazie a Lei, che con la nota 261 del 22/05/2017 istituì il
“Gruppo di lavoro sulla vita indipendente e il Dopo di Noi”, coinvolgendo anche Anffas Campania,
Movi Campania e Dpi Italia.
In questi anni abbiamo collaborato con diversi Ambiti nella stesura dei progetti personalizzati,
vedendo in maniera concreta l’attuazione della legge 112/2016, incontrando non poche difficoltà
Molti Ambiti Sociali ad oggi ancora non hanno investito le risorse che il Ministero delle Politiche
Sociali ha destinato alla nostra Regione, criticità che poi impedisce il riparto dei fondi relativi all’anno
2019 alla nostra Regione.
Oltre a questa criticità, vogliamo farle presente che da diversi mesi riceviamo segnalazioni dove le
persone con disabilità sono in attesa di ricevere le risorse da parte degli Ambiti/ Regione, come
Ercolano o Portici, o altri Ambiti Sociali che, nonostante le persone con disabilità hanno presentato
la richiesta non vengono convocati per la stesura del progetto personalizzato, come per esempio
Piedimonte Matese o San Giorgio a Cremano.
La Fish Campania chiede di poter affrontare queste criticità a partire dall’incontro di domani 5
novembre, attraverso una serie di proposte operative, quali:
1. definizione di un modello unico di progetto personalizzato, perché riscontriamo molte
problematiche da parte di molti addetti ai lavori;
2. definizione di tempi certi nell’approvazione dei progetti dal momento della domanda da parte
delle persone con disabilità e/o dei familiari e anche nell’erogazione delle risorse sia da parte
della Regione Campania che da parte degli Ambiti Sociali: le persone con disabilità non
possono attendere mesi o addirittura anni per vedersi riconoscere un diritto;
3. riconoscimento degli Enti del Terzo Settore nella coprogettazione, come previsto anche
dall’art. 55 del Codice del Terzo Settore;
4. emanazione di Linee Guida per costruzione dei progetti, indicando le azioni che possono
essere finanziate, perché ad oggi c’è molta confusione;
5. monitoraggio dei progetti finanziati e delle risorse che ancora devono essere spese, per evitare
di non ricevere poi le risorse dal Ministero;
6. investire anche risorse regionali per fare in modo che venga data la possibilità a più persone
con disabilità di poter usufruire dei progetti personalizzati, attraverso anche i fondi Europei;
7. realizzare progetti di co-housing attraverso fondi regionali e/o europei, per fare in modo di
contrastare l’istituzionalizzazione delle persone con disabilità.
Ci auguriamo che le nostre proposte possano essere prese in considerazione

Share:

Leave a reply

Skip to content